Caramella vince il Premio GASP per il miglior film per impegno sociale
Il presentatore dice: "Il prossimo corto proiettato sarà Caramella di Valerio" e guarda sul foglio abbassando lo sguardo, pausa teatrale... "Narcisi". Le luci si spengono. Buio in sala. Il rumore della manovia copre il chiacchiericcio alzatosi per la pausa tra un corto e l'altro. La voce di Homar che inizia a parlare, il mio cuore inizia a battere sempre più forte.
È sempre così, ogni volta.
E batte e batte e batte e batte fino a quando Massimino dice "Ho sempre ballato e sempre ballerò, anche dentro alla fabbrica". Si spengono le luci della fabbrica e rimaniamo nell'oscurità anche noi in sala. La mano di Joselito inizia a suonare il suo valzer francese. Il mio cuore rallenta, adesso è tutto ok.
Ogni volta va così.
Caramella al suo primo festival fuori dalle Marche, parlando marchigiano tra corti sperimentali e d'animazione. E io che mi chiedo: "Come fa a essere qui? Ma come è possibile?".
Parte così la nostra avventura.
Ricordo ancora Caterina Carone che mi invita a mandarlo, a farlo girare. E io che rispondo "Ma davvero?" e lei con gli occhi di fuoco che insiste.
La faccia positivamente sconvolta di Lorenzo Raponi quando abbiamo montato il finale.
La mail di Premiere che erano interessati alla distribuzione del corto dopo l'imbeccata di Tiziano Morelli.
Questo è un corto che fa accadere cose improbabili: trovare una location perfetta al primo colpo con una mail. Farmi trovare Joselito entusiasta nel partecipare a questo progetto, facendo un'ora e mezza di macchina pur di essere sul set. Farmi fare tre ore di macchina per andare a Bracciano e ricevere un premio tra corti di grande spessore.
Caramella si è sicuramente distinto per la sua semplicità, per il suo essere un figlio strano tra commedia e dramma dove tutti perdono. Sicuramente abbiamo lasciato qualcosa a tutte le persone presenti alla proiezione. E penso che questo sia bello e giusto, soprattutto in un momento storico dove il mondo sta andando in fiamme.
Al prossimo "che cazzo dici! che cazzo fai!".
Valerio